Stampanti 3d a pellet (granuli)
La stampa 3D a pellet rappresenta un’innovazione significativa rispetto alla stampa 3D tradizionale a filamento, offrendo vantaggi in termini di costi, sostenibilità e velocità di produzione. A differenza delle stampanti 3d a filamento quelle pellet impiegano granuli di plastica grezza, riducendo notevolmente il costo dei materiali e ampliando le possibilità di utilizzo di polimeri riciclati e tecnici. Utilizzando il pellet si ha infatti una maggiore flessibilità nella composizione dei materiali, permettendo l’integrazione di additivi e cariche per migliorare le proprietà meccaniche e termiche degli oggetti stampati. Inoltre, grazie alla maggiore velocità di estrusione e alla possibilità di stampare oggetti di grandi dimensioni, la tecnologia a pellet sta guadagnando popolarità nei settori industriali e manifatturieri.
Differenze rispetto alle stampanti FFF
Rispetto alla stampa 3D a filamento le stampanti a pellet hanno delle differenze. La differenza principale è l’impossibilità di controllare in maniera puntale il flusso del materiale in uscita, questo comporta che:
– la retrazione non è efficace e il materiale continua a fuoriuscire anche durante gli spostamenti;
– non si può avere interrompere il flusso a piacimento perché il materiale cade per gravità.
I supporti sono più difficili da costruire e da rimuovere, questo comporta che gli sbalzi e le strutture sospese devono essere progettati con più attenzione, sfruttando anche il posizionamento per ridurne la necessità.
I risultati migliori si ottengono utilizzando il “Vase mode”, cioè una modalità di stampa continua, quando possibile conviene disegnare o modificare l’oggetto in modo da poterla utilizzare.
A parità di dimensione dell’ugello è probabile che la qualità del pezzo stampato in FDM sia migliore.
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